A Barolo arrivano oltre 78.000 euro di rimborso integrativo per i buoni postali del 1990 e del 1991 tramite l'avv. Alberto Rizzo.
A Barolo arrivano oltre 78.000 euro di rimborso integrativo per i buoni postali del 1990 e del 1991 tramite l'avv. Alberto Rizzo.
L’obbligo di iscrizione, e il conseguente obbligo contributivo nei confronti dell’Inps, discendono non soltanto dall’essere socio della società commerciale ma, anche e soprattutto, dall’espletare attività lavorativa presso la relativa impresa in modo abituale e prevalente.
Il titolare di una società che si occupi semplicemente di gestire un patrimonio immobiliare con l’affitto degli immobili stessi, non deve pagare i contributi Inps. A dirlo è la sentenza 12 del 2020 depositata dal tribunale di Cuneo, che ha accettato il ricorso dell’avvocato Alberto Rizzo di Bra. Il legale ha difeso la responsabile di un’azienda nel Cheraschese, alla quale l’Inps aveva richiesto arretrati per 15 mila euro relativi agli anni dal 2014 al 2017.
È stata depositata una recente sentenza - la n. 92 del 2012 - da parte del Tribunale di Cuneo, su una vicenda che ha interessato una Società sita nel Fossanese. All’epoca dei fatti oggetto di causa - per i quali il legale braidese dell’Azienda, l’avvocato Alberto Rizzo, ha presentato due ricorsi, poi riuniti in un unico procedimento, davanti al Giudice del Lavoro di Cuneo, la dottoressa Silvia Casarino -, gli ispettori dell’INPS contestavano alla titolare dell’Impresa che dovesse escludersi – con riferimento al periodo in cui la stessa era stata nel contempo lavoratrice dipendente e socia della Società – la sussistenza degli elementi tipici della subordinazione.
Importante vittoria quella di un esercente di Narzole, che dopo la sentenza n° 197 del 2010 può finalmente tirare un respiro di sollievo e dire finalmente basta ad una questione che si portava avanti da circa 5 anni.