Il Collegio di Bologna dell’A.B.F. ha premiato due risparmiatori fiorentini: incasseranno le somme riportate nella tabella, pari a circa 133.000 euro complessivi, e non gli 82.000 euro riconosciuti da Poste.
Ai risparmiatori, titolari di 14 buoni della serie “Q/P” emessi dal luglio del 1986 al febbraio del 1988, non erano stati pagati gli interessi riportati nel retro dei titoli.
E questo a causa di una modifica dei rendimenti risalente al 1986, precedente alla loro sottoscrizione, e di un timbro che Poste aveva messo sopra la tabella che riportava i rendimenti dei buoni.
La decisione del Collegio di Bologna ha affermato la prevalenza di quanto riportato sui buoni fruttiferi, rispetto alle modifiche apportate con decreto ministeriale prima della firma dei buoni.
In corso di arbitrato, non è stato considerato valido il timbro messo da Poste perché prevede gli interessi dovuti solo per i primi venti anni di validità dei titoli, non dicendo nulla per gli interessi da pagare per gli ultimi dieci anni.
Poste Italiane è stata condannata a rimborsare i risparmiatori, assistiti dall’Avvocato braidese Alberto Rizzo, specializzato in diritto bancario e postale, gli interessi riportati sui buoni, per gli ultimi dieci anni di validità dei titoli e non quelli inizialmente riconosciuti da Poste.
Così i titolari dei buoni sono riusciti a farsi riconoscere oltre 50.000,00 euro in più rispetto a quanto proposto dalle Poste.
Si tratta di un’importante decisione per le migliaia di titolari di buoni postali che in questi anni, passati i trent’anni dalla sottoscrizione, ottengono importi inferiori rispetto ai rendimenti scritti sul buono.
È importante che i possessori di buoni emessi dopo il giugno del 1986 facciano controllare questi titoli, per capire se esiste il diritto a ottenre un importo maggiore rispetto a quanto determinato da Poste, e questo anche se il buono sia già stato incassato.
InvestireOggi, 9 dicembre 2020
Per questi, e per altri approfondimenti, puoi iscriverti al canale Youtube dell’avvocato braidese Alberto Rizzo, specializzato in Diritto Bancario e Postale, nonché direttore generale dell’Accademia di Educazione Finanziaria, ente presieduto dal professor Beppe Ghisolfi, banchiere e scrittore internazionale: VISITA IL CANALE YOUTUBE
